E’ stato consegnato al Consorzio locale “Medeat” soc. coop. sociale, un fabbricato sito in Contrada Malopasso/Panella, S.P. Fornazzo in territorio di Linguaglossa, confiscato alla mafia e destinato a “Centro di turismo sociale”, ai sensi e per gli effetti del d.lgs. n. 159 del 2011.
Dopo la confisca da parte dell’Autorità Giudiziaria, il bene – una villa su due livelli con un ampio terreno attorno – era stato consegnato dal Comune di Mascalucia al Consorzio Etneo per la legalità e lo sviluppo affinché fosse affidato a terzi per finalità sociali, senza alcuno scopo di lucro.
Il Consorzio Etneo per la legalità e lo sviluppo, nato nel 2008, oggi costituito da circa venti comuni della zona etnea e jonica, è infatti un Ente voluto fortemente dalla Prefettura di Catania, allo scopo di gestire le procedure di affidamento a terzi dei beni confiscati alle associazioni criminali e di tipo mafioso.
Il fabbricato è stato oggetto di una complessa opera di ristrutturazione, sostenuta anche dai finanziamenti provenienti dal PON Sicurezza per lo sviluppo – Obiettivo convergenza 2007-2013, e, che lo ha trasformato in una struttura ricettiva di circa 14 posti letto, destinata a turismo a fini sociali.
Ultimati i lavori di recupero nel mese di gennaio 2014, è stato affidato a soggetti no profit nel rispetto dei principi comunitari di massima trasparenza e pubblicità, previo avviso di gara aperto e la valutazione delle offerte pervenute secondo i criteri stabiliti dal Consorzio stesso.
Alla cerimonia di consegna erano presenti per il Comune di Linguaglossa, l’ass. Rosario Grasso, il sindaco del Comune di Mascalucia e Presidente dell’Assemblea del Consorzio, dr. Giovanni Leonardi, l’ass. Sebastiano Tiridò del Comune di Belpasso, il responsabile dell’associazione Medeat, dr. Claudio Guzzetta, il direttore dei lavori, ing. Filippo Di Mauro, per il Consorzio Etneo per la legalità e sviluppo, il Presidente del Consiglio di Amministrazione, avv. Pierpaolo Lucifora, il segretario amministrativo, avv. Cinzia Battaglia, il responsabile tecnico, ing. Alfio Grassi, progettista dell’opera di recupero del fabbricato, la collaboratrice amministrava, sig.ra Agata Spampinato e i rappresentanti della ditta che ha curato i lavori.
Nell’occasione sono stati ringraziati i tecnici del Consorzio Etneo, con a capo l’ing. Grassi, per l’encomiabile impegno speso nell’opera di recupero del fabbricato oggi restituito alla collettività e nella ricerca di risorse finanziarie indispensabili alla realizzazione del progetto, individuate nei PON Sicurezza 2007-2013.
Da lodare in generale l’iniziativa per lo spirito che ha animato i soggetti coinvolti, istituzionali e non, a conferma dell’importanza che rivestono le azioni sinergiche degli attori locali nelle iniziative di rivalutazione del territorio, vera espressione del principio di sussidiarietà orizzontale voluto dall’art. 118, della nostra Costituzione.